I TRULLI di Alberobello: colpo di genio per truffare il Re!
Alberobello è un piccolo comune italiano di appena 10mila abitanti, ad una 50ina di km da Bari, particolarmente noto per i Trulli.
Queste caratteristiche costruzioni dalla forma conica, oggi molto carine ed accoglienti, fino a “poco” tempo fa erano abitazioni contadine che venivano costruite a secco, senza malta.
Il motivo?
In età aragonese, l’intero Regno di Napoli era assoggettato alla “Prammatica de Baronibus”, una legge voluta dal Re di Spagna che sottoponeva ogni nuovo insediamento urbano ad un’autorizzazione regia e quindi al pagamento dei tributi.
Per evitare ciò, i Conti di Conversano imposero ai contadini, mandati da loro stessi a colonizzare quello che allora era un bosco di querce, di costruire solo costruzioni precarie, che non avessero i caratteri della stabilità delle dimore ordinarie proprio per facilitarne la demolizione in caso di controlli da parte degli emissari del Re.
Ecco quindi che i trulli, all’occorrenza, potevano essere SMANTELLATI in poco tempo permettendo ai proprietari di eludere i controlli ed evadere il fisco.
Da esempio di abusivismo edilizio (o autodifesa proletaria?) a patrimonio mondiale dell’UNESCO. Incredibile.
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